Mostre

PAOLO VENTURA

La mostra di Paolo Ventura presenta “piccole storie” che attraversano passato, presente e futuro, collocandosi in un mondo immaginario. Ventura utilizza la staged photography, o fotografia allestita, per superare la formalità della fotografia tradizionale e invitare il pubblico a un viaggio tra emozioni misteriose. Le sue immagini, create come scene cinematografiche, fondono sogni, ricordi e fantasmi, dando vita a racconti onirici e sorprendenti. Ventura gioca con l’ambiguità, costruendo meticolosamente dettagli che mescolano realtà e finzione, spingendo lo spettatore a interrogarsi sulla verità e l’inganno della fotografia.

SCOPRI DI PIU’

SOGGETTI RITROVATI

Un’indagine sul ritratto contemporaneo inteso come recupero di momenti ordinari e fondamentali, immagini come silenzi, come occasioni di riflessione, come traiettorie di pensiero; immagini idonee per pensare sé o il mondo, come possibili recuperi di memoria, di archivi, di luoghi, di quotidiano, ma anche come possibili recuperi di immaginabili futuri. Visioni lontane dalla logica pubblica del sensazionale e che invece migrano alla ricerca di attimi lasciati in disparte, scartati o chiusi in magazzini dimenticati. Visioni che semplicemente emozionano perché raccontano qualcosa di umano. Tutti giovani autori, emersi dalle Accademie di Roma, Brera, L’Aquila e Macerata.

SCOPRI DI PIU’

 

ATLANTI FUTURI

La mostra Atlanti Futuri, realizzata da Eugenio Gibertini in collaborazione con Danilo Santinelli, esplora la fusione tra fotografia e pittura per riflettere sulle connessioni emotive e concettuali tra questi due mezzi artistici. Gibertini ritrae giovani donne in pose che, pur introspettive, suggeriscono accoglienza, mentre Santinelli interviene con pennellate evanescenti che completano e arricchiscono l’essenza dei soggetti. Questo dialogo tra fotografia e pittura supera i confini tradizionali dei singoli mezzi, creando un’esplosione di complementarità tra espressioni artistiche diverse. Il progetto celebra la relazione tra immaginazione meccanica e intangibilità artistica, riconciliando il contrasto tra arte moderna e tradizionale.

SCOPRI DI PIU’

 

FUGGIASCHI

La mostra, parte del Festival, ritrae un gruppo di persone, inclusi volti noti come l’attore Neri Marcorè, che con pose potenti incarnano la fuga dalle pressioni della vita moderna. Il tema della mostra è la condizione di “fuggiaschi”, intesa non solo in senso letterale ma come metafora dell’evasione dalle costrizioni quotidiane. L’inaugurazione invita a riflettere su questa necessità di fuga e a condividere un senso di solidarietà. Il critico Vincenzo Varagona, nel catalogo, sottolinea il simbolismo del “manto” dorato fuori e argentato dentro, che rappresenta sia l’isolamento sia la riflessione, evocando le tragedie umane contemporanee legate a migrazioni e fughe forzate.

SCOPRI DI PIU’